A Rimini l'estate felliniana

30/07/2010

A Rimini, l’estate felliniana

La Fondazione Fellini impreziosisce l’estate riminese con una serie di iniziative e di collaborazioni che rendono omaggio al Maestro e alla sua arte.

Inaugurata il 24 giugno, la mostra allestita in alcune delle sale più suggestive di Castel Sismondo, dal titolo La dolce vita raccontata dalla Fondazione Fellini, mette in evidenza i risvolti più profondi dell’opera che segnò una svolta nella storia del cinema e del costume. Entrando nel Castello alcune immagini rappresentano Fellini sul set di Via Veneto sapientemente ricostruito da Pietro Gherardi al Teatro 5 di Cinecittà. Nella “sua” via Veneto emergono le atmosfere di una strada che grazie a Fellini diventa ribalta, passerella di personaggi bizzarri e contradditori. Proseguendo, le donne de La dolce vita dominano lo spazio della seconda sala. Accanto alla loro immagine, una dichiarazione delle interpreti sembra svelare il segreto della loro alchimia col regista. Molto significativa è la sezione dedicata al volume La dolce vita raccontato dagli archivi Rizzoli, una preziosa raccolta di ritagli stampa ordinata e riprodotta in un volume riccamente illustrato da cui emergono indiscrezioni, scandali, querelle culturali, risvolti psicologici e di costume legati alla realizzazione del film. Un viaggio alla scoperta dell’Italia del boom, dei suoi miti e di quanto La dolce vita abbia saputo coglierne le criticità. Un prezioso montaggio di filmati e testimonianze d’epoca conclude la ricca sezione. Una parte della mostra è dedicata alla musica del film e a Nino Rota, autore della colonna sonora. In esposizione anche alcuni cimeli tra cui la sceneggiatura originale. A concludere, le fotografie di Pierluigi Praturlon, una cinquantina in bianco e nero, da negativi originali stampati all’epoca. La collezione proviene dall’Associazione Culturale “Cinemazero” di Pordenone. Originario di Pordenone, fotografo famoso negli anni ‘60, Praturlon documenta i momenti topici della lavorazione del film. Insieme a Tazio Secchiaroli, è il più importante fra coloro che ispirarono a Fellini i personaggi dei paparazzi.

Sarà possibile visitare la mostra fino al 25 luglio, tutti i giorni dalle ore 18 alle 24. L’ingresso è gratuito.

La musica di Nino Rota sarà celebrata anche grazie ad un concerto degli Avion Travel che si terrà giovedì 22 luglio alle ore 21,30 presso la corte dell’ex convento degli Agostiniani (Via Cairoli 42). Lo storico gruppo rende omaggio ad uno dei più grandi compositori del ‘900, l “l’amico magico” come amava definirlo Fellini, rielaborando e reinterpretando, nel suo inconfondibile stile, alcuni brani tratti dalle colonne sonore delle pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano. Quattro brani saranno dedicati all’opera di Fellini e in particolare ad Amarcord, Le notti di Cabiria, La dolce vita, La strada. Il brano intitolato Pelle bianca renderà omaggio a Giulietta Masina. Lo spettacolo, inserito nel calendario della rassegna “Percuotere la mente”, si avvale della collaborazione della Fondazione Fellini.

Saranno due gli appuntamenti cinematografici (ad ingresso gratuito) organizzati in collaborazione con A’marena Cineclub e si terranno, alle ore 21,30, nel p.le intitolato al maestro riminese, antistante al giardino del Grand Hotel: lunedì 2 agosto verrà proiettato Noi che abbiamo fatto la dolce vita di Gianfranco Mingozzi, il film documentario ideato da Tullio Kezich che rievoca la creazione del capolavoro felliniano attraverso materiale di repertorio e una serie di interviste agli attori e agli autori, tra cui lo stesso regista. Lunedì 9, una doppia proiezione omaggerà Tonino Guerra: Diario segreto di Amarcord, backstage del film sceneggiato dal poeta romagnolo e, a seguire, Il lungo viaggio del regista russo Andrej Khrzhanovskij; da un’idea di Tonino Guerra, che si offre al film anche come voce narrante, il film è un autentico gioiello di cinema d’animazione, premiato nel 2006 al Festival di Palazzo Venezia con la Targa del Presidente della Repubblica al miglior documentario sull’arte italiana.

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